sabato 13 dicembre 2008

La moschea di Cofferati

Il sindaco di Bologna Cofferati ha vietato la costruzione di una nuova moschea all’ombra delle due torri. Il motivo ufficiale è che il centro di cultura islamico non rinuncia ai suoi legami con il raggruppamento della Ucoi. Sappiamo che la Ucoi è una filiazione dei fratelli musulmani, organizzazione messa al bando in Egitto, perfettamente legale qui. Forse Cofferati da scolaro studiava poco la storia e quindi ora non lo sa, ma la sua azione è un palliativo. Gli storici invece sanno che aria tira e scommettono che la costruzione è rinviata forse solo di un quinquennio. I paesi europei del futuro saranno luoghi di profonde mescolanze di culture e questo è un fatto perfettamente normale. Gli storici sanno anche che una convivenza ecumenica delle religioni non sarà facile da realizzare e che ben più probabile sarà la implicita sottomissione di una religione all’altra (condizione dei ‘dhimmi’, o genti della ‘dhimma’ = sottomissione). In altre parole una religione si sentirà in dovere di fare da missionaria verso l'altra. In questa posizione del missionario sui generis ci sarà quindi chi sta sopra e
chi sta sotto. Nulla di grave, anche perchè chi si contenta gode.

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