sabato 13 dicembre 2008

Gli africani vincono tutte le gare di velocità

Seguendo le gare di atletica di questa Olimpiade si è potuto notare che il colore vincente è il nero. Nella finale dei cento metri erano tutti giamaicani o statunitensi neri. Un cronista si è lasciato andare a un commento che pare uscito da un testo del Lombroso. Sono cose che sapevamo già, il cronista ne ha solo accennato e io mi diverto ad aggiungere il resto: il predominio del tipo africano bantu nelle gare di velocità sembra dovuto alla sua particolare struttura dello scheletro e ai componenti delle ossa, che sono più leggere, oltre alla diversità del gruppo di ossa che compongono il piede. Gli schiavisti che praticavano il commercio triangolare, dalle coste dell'Africa occidentale selezionavano solo gli individui fisicamente validi, che una volta trasportati nell'area caraibica seguivano un regime alimentare a base di riso, fagioli rossi altamente proteici e carne di pollo o di manzo. Quanto alle gare di fondo, ecco che i migliori sono da sempre gli etiopi, abituati a correre sul loro acrocoro, e i kenyani, Masai, Kikuyu, Luo, Luya, etc. In queste regioni non c'erano cavalli e la gente andava a piedi, anzi di corsa. L'africano è fatto per volare e il nero vince su tutti i tavoli. Rien ne va plus. Il bianco è relegato alle piscine, Phelps può anche ridere con 40 denti per le sue 8 medaglie, ma non sa di appartenere ad una razza in declino, sbiadita e slavata, che pian piano regredisce a ectoplasma e ritorna all'elemento acquoreo dell'oceano, la grande piscina da cui la vita si è originata.

Nessun commento:

Posta un commento