sabato 13 dicembre 2008

Impronte digitali

nell’ottobre del 2011 ci sarà un grande censimento di tutti gli italiani, il quindicesimo della popolazione dell'Italia unita e l'ennesimo se si comincia a contare dall'epoca di Cesare Augusto. La parola censimento in questo caso è arcaica e sarà meglio chiamare questa conta come una grande schedatura segnaletica di massa della etnia italiana. E’ successo infatti che il nostro ministro Maroni aveva cominciato una bellissima campionatura di impronte digitali di giovani zingari immigrati. Il ministro già sognava di tappezzare la sua camera da letto d’immagini di polpastrelli prelevate con la forza da giovani gitani inermi, realizzando così una sua vecchia fantasia feticista. Non aveva però fatto i conti con la grande massa degli italiani, genti di buon cuore e soprattutto gente all’antica appunto perché sono una popolazione vecchia. Un coro di proteste sdegnate contro questo sopruso si è levato da tutti gli italiani e il bavoso Maroni ha dovuto abbandonare il suo progetto. Come un conte Ugolino ‘con gli occhi torti’ il ministro allora si è avventato contro i poveri vecchi italiani ed ora vuole gestire questo censimento del 2011 nella forma più spietata immaginabile. E' mai possibile che un ministro si rivolti contro la sua stessa gente, discriminando e schedandola? Certo che sì: quelli gli hanno interrotto la sua collezione d’impronte di dolci fanciulli rom dalla pelle ambrata, alla quale si era dedicato ansimando. Ora Maroni è come uno lo squalo che, una volta gustato il sangue, diventa una furia inarrestabile. La schedatura degli italiani è ‘ineludibile’ per motivi di sicurezza. Già da ora l’Italia, campione occidentale d’invecchiamento in Europa e seconda al mondo dopo il Giappone, è avvertita. Il lontanissimo censimento del 1921 sarà soltanto un dolce ricordo. Nella grande schedatura del 2011 si prevedono sistemi più energici, con squadroni speciali che preleveranno torme di anziani italiani e li avvieranno ai campi di schedatura. Dita, unghie, ciocche di capelli, iridi e cataratte verranno schedate, catalogate, digitalizzate e zippate in un file compresso che Maroni darà in consegna a Calderoli perché ne faccia un po' quello che vuole.

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