sabato 13 dicembre 2008

La chimica del Brunello di Montalcino

e' una rilevazione certo allarmante quella che è stata fatta da un paio di giorni dal Pentagono USA e dal dipartimento della difesa. Fino all'ultimo i responsabili della intelligence americana a rapporto con l'Amministrazione erano stati incerti se allertare anche le autorità di Russia e Cina, oltre che naturalmente il ministero della difesa del Giappone, date le proporzioni planetarie e inspiegabili di ciò che stava accadendo. Una conferma dei fenomeni nel frattempo è venuta dal foreign office inglese, che era stato tempestivamente avvisato dai tecnici del dispositivo Echelon nell'Inghiterra del sud. L'allarme è scattato quando più di un satellite di rilevamento USA ha registrato fenomeni di vibrazione sempre più intensi provenienti dalla superficie terrestre, in zone che con il passare delle ore i satelliti sono riusciti ad individuare. Sembra che all'inizio il fenomeno si sia manifestato come un disturbo, un tremito degli strati dell'atmosfera che coinvolgeva anche le zone più alte della ionosfera. Manovrati dal centro di Houston, i delicati strumenti dei satelliti hanno permesso di individuare che il fenomeno si concentravano nelle zone dell'Europa meridionale ed erano d'intensità crescente. Soltanto nel corso della serata di ieri raggiungeva il suo picco e faceva scattare l'allerta anche dei centri sismologici, dove l'ago dei sismografi danzava impazzito sul nastro di carta millimetrata. Il tremito atmosferico era in realtà causato da un fenomeno acustico d'immani proporzioni, come speciali sonde acustiche sono anche riuscite a registrare. Individuata con sempre maggiore precisione la fonte del fenomeno, il rumore era anche avvertito dalle popolazioni dei paesi limitrofi. La provenienza della `cosa' era stata localizzata in Francia, Spagna e Grecia, oltre che in alcune zone della Germania meridionale. Poi alla fine la verità: erano le popolazioni, intere comunità umane delle zone vinicole di questi paesi, erano le regioni del Rioja spagnolo, della Veuve Cliquot francese, erano interi villaggi e cittadine delle regioni collinari, delle pianure e delle vallate dove si coltiva la vite che dà il vino più pregiato del mondo, che stavano ridendo, soltanto ridendo. Anzi le genti erano letteralmente in preda ad un accesso di riso ciclopico, una convulsione smisurata di polmoni e trachee, un'onda anomala d'ilarità, un Wahlhalla inarrestabile di risate che si elevavano all'unisono e trasmettavano il loro sussulto su scala globale. Era l'Italia che suscitava questa ilarità, l'Italia e ciò che stava succedendo nel malconcio stivale: se le mega-pattumiere della Campania avevano impietosito le genti, se con le mozzarelle tossiche la pietà aveva ceduto al sogghigno, se in seguito con l'Alitalia che non volava l'Europa e il mondo erano riuscite a stento a mantenere la faccia seria, soltanto il Brunello di Montalcino tossico la cui recente invenzione sarà per le future generazioni testimonianza delle inarrivabili doti di "fantasia" del nostro popolo, aveva infine scatenato lo tsunami inarrestabile, la nube piroclastica, la Chernobil di risa che tuttora non si è spenta. Beh, ora il peggio è passato. Ora si sa con che cosa si ha a che fare, ora finalmente tutto è sotto controllo. La saggezza italica prevarrà e metterà ordine nella produzione alimentare nazionale, in quei prodotti di pregio che tutto il mondo conosce e apprezza. Bisogna osservare le cose in prospettiva, e la migliore prospettiva è quella storica: se
gli imperatori della Roma antica, da Cesare a Tiberio, passando per Caligola, prima di cominciare i loro banchetti avevano sempre un assaggiatore che provava le vivande, *e le bevande*, una ragione ci sarà pur stata.

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